Per chi vale? Chi la rilascia? Quanto vale? Quando entra in vigore? Sono previsti controlli anche dopo averla avuta? Quanti punti si perdono in caso di incidente mortale. E come si riconquistano. Un vademecum
La patente a punti per garantire la sicurezza sui cantieri già fa discutere. Ma per conoscerne più approfonditamente le regole, La Stampa, questa mattina, ha dato risposta a sei precise domande.
Cos’è la patente a punti?
È un meccanismo pensato per incentivare e premiare le aziende che dimostrano un impegno concreto nell’adozione di misure di prevenzione e miglioramento della sicurezza sul lavoro. La patente parte da 30 crediti e consente di operare con una dotazione pari o superiore a 15 crediti.
Chi riguarda?
Sono tenuti al possesso della patente le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili. Sono escluse le aziende in possesso dell’attestato di qualificazione Soa.
Da quando entra in vigore?
Dal prossimo 31 ottobre.
Chi rilascia la patente?
L’Ispettorato nazionale del Lavoro dopo l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’adempimento da parte del datore di lavoro e dei lavoratori a tutti gli obblighi formativi, il possesso del Durc, del Documento di valutazione dei rischi e del Documento unico di regolarità fiscale.
Sono previste verifiche successive dopo l’ok dell’Ispettorato?
I datori di lavoro ai quali è stato rilasciato l’attestato per un periodo di 12 mesi non saranno sottoposti ad ulteriori verifiche da parte dell’Ispettorato nelle materie oggetto degli accertamenti, fatte salve le verifiche in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le eventuali richieste di intervento, nonché le attività di indagine disposte dalla magistratura. Ma, in caso di violazioni o irregolarità accertate attraverso elementi di prova successivamente acquisiti dagli organi di vigilanza, l’Ispettorato cancella il datore di lavoro dalla lista Inl.
Che penalizzazioni è prevista a fronte dei vari casi di incidenti sul lavoro?
In caso di incidente mortale è prevista una decurtazione di 20 punti, di 15 se l’incidente determina una inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale. In caso di inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di 40 giorni, saranno invece tagliati 10 punti. Gli atti e i provvedimenti emanati in relazione al medesimo accertamento ispettivo non possono nel complesso comportare una decurtazione superiore a 20 crediti. Nel caso di infortuni da cui sia derivata la morte o una inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, l’Ispettorato può anche sospendere in via cautelativa la patente fino a un massimo di 12 mesi.
Come possono essere reintegrati i punti?
I crediti decurtati possono essere reintegrati a seguito della frequenza di corsi di formazione che valgono 5 punti ognuno.
Raffaele Tovino / Direttore Editoriale Il Mondo del Lavoro - 27 Febbraio 2024
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