Ieri incontro tra Governo e parti sociali: anche la patente a punti sembra destinata ad essere emendata
Novità sul fronte delle nuove normative della sicurezza sul lavoro: Governo e maggioranza provano a calibrare meglio le nuove regole come quelle sancite dalla patente a punti e aprendo ai contratti più rappresentativi al posto dei contratti maggiormente applicati.
Di questo si è discusso ieri nel corso di un incontro tecnico tra gli esperti di Ministero del Lavoro e parti sociali.
In primis, si è presa in esame la possibilità di fare riferimento ai contratti comparativamente più rappresentativi al posto dei contratti maggiormente applicati. Possibile correzione, quindi, in vista sulla disposizione contenuta nel nuovo decreto Pnrr per frenare le esternalizzazioni di alcune attività al solo scopo di abbattere il costo del lavoro.
Nell’attuale formulazione, la norma prevede che nei casi di appalto di opere o servizi è obbligatorio corrispondere ai lavoratori, anche di eventuali sub appaltatori, un trattamento economico complessivo non inferiore a quello previsto dal “contratto collettivo nazionale e territoriale maggiormente applicato nel settore e per la zona il cui ambito di applicazione sia strettamente connesso con l’attività oggetto dell’appalto”. Quest’ultimo riferimento, pertanto, verrebbe modificato, e si introdurrebbe il richiamo ai “contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative”.
È entrato nel merito, poi, il dialogo per l’applicazione della nuova patente a crediti: lo strumento debutterà strutturalmente, ma dopo la sua entrata in vigore sarà “attentamente monitorato” anche per valutare possibili correzioni.
Per garantire la certezza del diritto, ad esempio, i crediti potranno essere tolti dopo sentenza definitiva salvo sospensione in via cautelare, tant’è che nei casi più gravi c’è il sequestro del cantiere. Nel meccanismo di recupero dei “punti”, poi, potrebbe entrare anche la formazione dei lavoratori. E altri emendamenti spingono anche per incrementare i punti iniziali della patente (oggi fissati in 30), e poter arrivare fino a 100 in base alla grandezza dell’azienda o ad altri criteri come, ad esempio, l’adozione di modelli di organizzazione e di gestione o un sistema di gestione per la salute e la sicurezza sul lavoro certificato.
Un altro tema di discussione con le parti sociali, infine, ha riguardato le imprese in possesso di attestazione Soa: quest’ultime non sarebbero escluse dalla patente a crediti, ma potrebbero avere punteggi aggiuntivi.
Le reazioni dei sindacati? In chiaro scuro, tant’è che il segretario generale della Fillea-Cgil, Alessandro Genovesi, ha confermato la mobilitazione e lo sciopero di 8 ore per il giorno 11 aprile.
Raffaele Tovino / Direttore Editoriale Il Mondo del Lavoro - 27 Marzo 2024
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